L’ultimo dono

B. si avvicinò al fuoco. Scoppiettava, forte e vivace, promettendo luce e calore per le ore a venire: non le restava che sedere lì, tra coperte e cuscini, e sorseggiare il vin brulé speziato. Le ere passate avevano reso perfetta la ricetta, non solo quella della bevanda che presto le avrebbe accarezzato la gola, ma…

Lo scippo

Nella prima nottata d’autunno Cagliari è stata flagellata da un forte acquazzone con annessa tempesta di fulmini. L’ indomani la città era punteggiata di pozzanghere, ogni pendenza, ogni dislivello del terreno aveva accolto un piccolo mondo di acqua sporca e fanghiglia destinata a schizzare su gonne e pantaloni, indossati da persone distratte e frettolose. Che…

Bloomsday

Ricorre oggi il Bloomsday: il 16 giugno del 1904 l’ebreo irlandese Leopold Bloom compie la sua personale Odissea fra le strade di Dublino. 119 anni fa, dalle 8 del mattino alle 2 di notte, 18 ore dense di incontri, significati, parole, in cui l’epopea del multiforme Odisseo si fa pantomima. Ho odiato “Ulysses” di James…

La sceneggiatura perfetta

Quella domenica mattina Eleonora faticò ad arrivare alla scrivania. Sedette alla postazione di lavoro, sistemò il thermos colmo di English Breakfast Tea accanto al computer e sospirò. Le ci volle qualche minuto per aprire il portatile; anche se era consapevole di essere in ritardo con la sceneggiatura che avrebbe dovuto scrivere, decise di affrontare la…

Biaxadora in su tempus – L’inviata nel tempo

Care amiche e amici di Storielline, sono lontana dal blog da un po’ di tempo e me ne dispiaccio, mi manca scrivere qui e seguire i vostri scritti, ma sto recuperando tutto pian piano! Soprattutto perchè mi rendo conto di quanto il tempo di Storielline sia un tempo molto prezioso, di scambio e condivisione, perciò…

Dubbio

“Finalmente questa giornata interminabile è finita”. Il pensiero le balenò in mente per un istante, mentre sfilava gli occhiali e li poggiava sopra il volumetto che raccontava dello scrivano Bartleby. Era stanca al punto giusto, si sarebbe addormentata subito. Anche quella piccola certezza la attraversò solo per un attimo, appena il tempo di afferrare l’interruttore…

Schiocchi d’inverno

Non visitava la casa dei nonni materni da molti anni. Amava trascorre del tempo lì, ma sempre più spesso, al piacere di percorrere il lungo corridoio in cui aveva imparato ad andare sui pattini a rotelle, si mescolava una nostalgia così languida da renderlo malinconico per lunghe ore; così, quasi che il cuore con l’età…

Lui

Tilda si affacciò alla finestra. La città era sferzata dal vento e le poche persone che camminavano intabarrate nei loro cappotti sembravano in balia di un destino ineluttabile. Era stato così per tutto il giorno: se davvero voleva raggiungerlo, se voleva vedere proprio Lui, doveva sfidare quel fato burrascoso e, in un certo senso, provare…

L’ultima consegna

Il signor Dino incrociò le braccia sul petto e prese a strofinare vigorosamente le spalle con le mani ruvide. Mosse qualche passo verso la stufa, chinando la testa in avanti quel tanto che bastava per sentire il calore accarezzargli il volto; era una sensazione stupenda, un sollievo immediato che lo proiettava istantaneamente verso il tepore…

La bambina nella bolla

Non avrebbe mai pensato di varcare quella soglia ancora una volta, in vita sua. La faccenda, invece, le si era prospettata all’improvviso e si era concretizzata nel giro di pochi giorni, senza darle il tempo di pensare troppo al significato emotivo di quel ritorno. Non aveva abitato lì a lungo, poco più di tre anni,…